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Ma conosci veramente la Carnosina?

by in Corsa & ciclismo, Muscoli & palestra 16 Febbraio 2019

Nel post precedente ci siamo lasciati con il fatto che l’organismo affronta la situazione di fatica e stress muscolare mediante la carnosina, sostanza in grado di prolungare notevolmente il lavoro muscolare, mantenendo la prestazione atletica maggiormente efficace ed efficiente nel tempo.

Nel muscolo scheletrico e in altri tessuti che hanno bisogno di importanti richieste energetiche (es. tessuto nervoso) si ritrova in concentrazioni relativamente elevate, in queste sedi agisce come un tampone fisico-chimico, sia a pH alterato che nei range di pH ritenuti normalmente fisiologici.

E qui entri nel bello dell’argomento:
a livello del muscolo scheletrico, dove la concentrazione della carnosina può ritenersi massima, essa interviene favorendo il mantenimento di un pH idoneo allo svolgimento prolungato dell’attività contrattile e quindi del movimento, soprattutto quando le richieste energetiche e le sollecitazioni sono intense (se ti conosco bene mi immagino che le sollecitazioni per te sono quasi sempre “intense”.)

Diversi studi effettuati in tal senso ci dicono come la carnosina contenuta a livello muscolare possa dimostrarsi un fattore determinante nella performance sia nell’esecuzione di esercizi dinamici come corsa o bici che isometrici che fai in palestra ad alta intensità.

Questo contributo è talmente importante da permettere l’applicazione della carnosina anche nell’ambito medico, anche in geriatria o comunque in soggetti debilitati dove è stato dimostrata l’esistenza di una correlazione inversa tra età e contenuto muscolare di carnosina.

Se consideri che l’uomo dopo i 40 anni perde l’1% di massa muscolare per ogni anno che passa, il declino della funzione muscolare e il deterioramento della funzione motoria sono dietro l’angolo , contribuendo in maniera significativa ad aumentare la frequenza di infortuni , spesso causa di lesioni con esiti a volte anche gravi.

E tu lo sai quanto è dura riprendersi da un infortunio e non permettersi di allenare per magari 2 o 3 o 4 settimane; oltretutto la primavera sta arrivando e sicuramente vuoi essere pronto per dare il massimo e non abbassare la guardia rispetto agli amici o conoscenti con cui ti confronti.

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Dott. Federico Bartolini

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